CONSEGNA A DOMICILIO GRATUITA
La diarrea e la diarrea del viaggiatore

La diarrea viene definita come un’alterazione dell’alvo con un numero di scariche giornaliere superiore a tre,
associata a contemporanea riduzione della consistenza della massa fecale;
a questo si associa almeno un sintomo caratteristico di interessamento enterico quale dolore addominale crampiforme,
nausea, vomito, febbre, urgenza o tenesmo.

La diarrea può essere graduata in 3 livelli di gravità:
- Lieve: fino a 3 scariche al giorno senza segni/sintomi associati.
- Moderata: da 4 a 10 scariche al giorno.
- Grave: più di 10 scariche al giorno o qualsiasi numero di scariche se associate a sangue nelle feci e febbre 38°C.

La diarrea è la principale causa di malattia per i viaggiatori,
associata a contaminazione di alimenti e di acqua e colpisce il 20-50% di coloro che si recano in paesi con standard igienico -sanitario inferiore a quello della zona di provenienza.

In base alle condizioni igieniche, nel mondo si distinguono 3 livelli di rischio:
Aree ad alto rischio: America Latina, la maggior parte dell’Asia, Africa settentrionale, occidentale e orientale.

Aree a rischio moderato o intermedio: paesi del Medio Oriente (in alcuni studi la Turchia risulta ad alto rischio), Cina, paesi dell’ex Unione Sovietica, Sud Africa.

Aree a basso rischio: Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone.

L’entità del rischio varia notevolmente anche in base agli alimenti consumati: i cibi più a rischio sono quelli ad alto contenuto di acqua come la carne cruda o poco cotta,
i frutti di mare, la frutta e le verdure crude. Il ghiaccio e l’acqua di rubinetto vanno considerati sempre contaminati,
sia in albergo, sia altrove.

Le bevande sicure sono quelle imbottigliate, addizionate di anidride carbonica, la birra, il vino, il caffè o il tè caldi,
l’acqua bollita e trattata con iodio o cloro.

TRATTAMENTO DELLA DIARREA DEL VIAGGIATORE

Reidratazione: le forme lievi e con minime perdite liquide tendono ad autolimitarsi e pertanto in questi casi l’assunzione
di semplice acqua e qualche cracker salato (come fonte di cloruro di sodio)
o l’uso di succhi di frutta è sufficiente per ottenere un’efficace reidratazione. Adeguate scelte dietetiche: se possibile, continuare ad assumere cibo con regolarità.

I cibi che vanno preferiti, oltre zuppa e brodo, comprendono riso, pasta, patate, banane, carni bollite (in quantità modesta).

Le verdure andrebbero reintrodotte quando la diarrea comincia a migliorare.

La gestione delle forme moderate e gravi di diarrea richiede che, alle misure appena discusse (reidratazione e dieta),
si aggiunga l’utilizzo di farmaci

farmaci sintomatici:
inibitori della motilità intestinale,
antisecretori e agenti intraluminali
farmaci antibiotici (in modo particolare fluorchinolonici,
rifaximina
macrolidi
Gli inibitori della motilità intestinale si suddividono in due classi: oppiacei
(loperamide, difenossilato, codeina) ed anticolinergici (atropina, scopolamina).

Il farmaco per il quale è stata dimostrata la maggiore efficacia è la loperamide.

La loperamide è un oppiaceo ad azione periferica.

Negli adulti sani la dose terapeutica di 4 mg non rallenta in modo significativo il transito intestinale.

La schedula comunemente consigliata prevede l’assunzione di 4 mg (2 mg x 2) come dose d’attacco,
seguiti da 2 mg dopo ogni scarica successiva,
fino ad un massimo di 16 mg/die
Fonte Sanofi -Aventis

Farmacia Cavuor via padre Puglisi 82 - Palermo Tel.091 392900
Alimenti Biologici, Dermocosmesi, Erboristeria, Fitoterapia, Preparazioni: Galeniche e Magistrali, Per Celiaci, Diabetici, Fenilchetonuria ed Insufficienza Renale Cronica, Omeopatici, Ortoperdici, Veterinaria